giovedì 20 marzo 2008

DIPENDENZA DA INTERNET

NEWS
20/3/2008

Tra i disturbi mentali c'è anche
la dipendenza da Internet





ROMA
Chi passa ore e ore davanti al computer, navigando su Internet, potrebbe essere ben presto associato ai tossicodipendenti. E, con le dovute distinzioni, anche ai depressi e agli schizofrenici. Insomma, la dipendenza da Internet trattata come una vera e propria malattia psichiatrica. Quindi da inserire nel Dsm, il manuale diagnostico-statistico internazionale di tutte le patologie psichiatriche. La proposta è dello scienziato Jerald Block, che in un editoriale sull’American Journal of Psychiatry, bolla l’Internet addiction come un disturbo compulsivo-impulsivo ormai comune, che merita l’inclusione nel Dsm.

La dipendenza da Internet si configura, secondo il ricercatore, in tre comportamenti tipo: «L’eccessivo tempo passato a giocare davanti al computer, gli interessi di natura sessuale o il continuo bisogno di leggere la posta elettronica o mandare i messaggi». E ognuno di questi comportamenti ha in comune, secondo l’analisi di Block, «quattro componenti: l’uso eccessivo, spesso associato a perdita del senso del tempo; sintomi da astinenza quando il computer non è accessibile, con corredo di ansia, rabbia, tensione; tolleranza alle ’dosì, che spinge i drogati da Internet a procurarsi sempre più attrezzature avanzate, ore in più davanti allo schermo o software più complessi e aggiornati; infine, ripercussioni negative. In questo caso i segnali sono una generale stanchezza, l’isolamento sociale e disinteresse verso gli stimoli esterni». E per suffragare la propria richiesta, Block cita il rilievo che la dipendenza da Internet ha assunto nella Corea del Sud, «dopo dieci decessi per problemi cardiopolmonari negli Internet-cafè, e almeno un omicidio legato a un modo distorto di giocare al computer».

Fatti che hanno spinto il Paese asiatico a considerare l’Internet addiction come «uno dei più seri problemi di sanità pubblica» che secondo Seul riguarda ben «210 mila bambini (il 2,1% della popolazione tra i 6 e i 19 anni), l’80% dei quali richiederebbe cure specifiche con farmaci psicotropi, e il restante 20% addirittura l’ospedalizzazione». I dati sudcoreani sono i più avanzati e completi in materia e delineano un quadro a dir poco preoccupante se è vero che per alcuni studenti delle superiori 23 ore del proprio fine settimana se ne vanno davanti allo schermo del Pc.

Ma la preoccupazione per questa forma di dipendenza è alta anche in Cina, secondo cui almeno il 13,7% degli adolescenti che navigano in rete mostra i sintomi della dipendenza. Più difficile, riferisce Block nel suo articolo, avere dati da Paesi come gli Usa in cui sono molto meno frequenti e frequentati gli Internet cafè perchè si ha la connessione Internet a casa propria. A complicare la situazione però, denuncia il ricercatore, c’è il problema della comorbidità, cioè della presenza di più di una patologia psichiatrica nel ’drogatò da Pc. Nell’86% dei casi, infatti, queste persone manifestano anche altri segni di disturbo inseriti nel Dsm.





Girando e curiosando nel web leggo questa interessante notizia...se ciò fosse vero allora io sono malata!!!Passo anche molte più ore davanti al pc di quelle segnalate dall'articolo!

giovedì 6 marzo 2008


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un nuovo percorso

E rieccomi a postare sul mio blog dopo quasi un anno! Lascio alle spalle la mia prima laurea che si è ben conclusa il 12 Luglio 2007, e mi appresto a sostenere i miei primi esami del corso di laurea educazione degli adulti e formazione continua, sempre nel tanto affezionato Ateneo di Bari.

Sempre più affascinata e coinvolta dalla tecnologia decido quindi di continuare a postare sul mio blog, nella speranza di poter condividere con tutti gli interessati (formatori, psicologi, informatici ecc) tutto ciò che riguarda il mondo del web dal punto di vista formativo.

Attualmente, contestualmente alla specialistica sto frequentando un corso di formazione in e-learning.
Direi finora tutto interessante: conoscenze di organizzazione aziendale,uso di sftware secifici per la realizzazione di piattaforme, cognizioni tecniche di informatica, FaD con Federico Fantacone, e a breve alcuni docenti dello studiodelta di Bari.

Riporterò qui tutte le mie riflessioni in merito.

giovedì 17 maggio 2007

aggiornamenti per Baldassarre

Sembra che il lavoro si stia definendo pian piano.
Attualmente sto utilizzando a scopo conoscitivo la comunità NING, che forse più si avvicina a quello che vorrei creare io. Si basa su una filosofia di Personal learning Environment ma io vorrei integrarla e modificarla in alcune sue parti. Ad esempio ristretta ai soli studenti italiani unendoli sotto l'interesse della formazione universitaria o x scambiarsi informazioni relativamente alle specialistiche presenti nel territorio italiano( un bisogno molto presente tra noi studenti).

Altra comunità è Lynksee ma ning è di gran lunga migliore anche nella grafica.
Un'altra cosa che vorrei fare è l'aggiunta di moduli che, insieme allo sviluppo delle capacità metacognitive, crei una vera e propria comunità di apprendimento.
Un problema è però quello che nn so esattamente come sia un "modulo in rete"...

che ne pensa?

venerdì 6 aprile 2007

crisi da tesi!

In questo periodo ho la sensazione di affogare nelle informazioni...le idee sbucano fuori come funghi... Non faccio in tempo a cercare materiale per una cosa...che subito mi incuriosisce un'altra. Ho bisogno di selezionare le cose più importanti e soprattutto più originali.
Attualmente ci sono delle cose che mi hanno incuriosita parecchio tra cui:

-isomorfismi strutture cognitive/computer (ipertesto, mappe concettuali);

-le skills per il web 2.0.

-mi piacerebbe anche una comparazione tra situazione universitaria barese e situazione romana(chiaramente relativa alla formazione a distanza)...ma forse mi allontano dal fulcro della tesi e cioè il web 2.0...

lunedì 2 aprile 2007

convegno 30/3/'07- Roma



Ho trovato del tutto interessante l'iniziativa alla quale ho partecipato venerdì scorso a Roma, presso l'Università tor vergata scuola IaD.
Deludente, però, il numero dei partecipanti(appena 15 nella sede di Roma e anche meno nelle altre) e l'utilizzo del pc per l'intera conferenza anzichè in aula magna con tanto di videoproiettore, come sarebbe dovuto essere.
In compenso gli interventi sono stati tutti coerenti e utili per schiarirmi ulteriormente le idee.

venerdì 23 marzo 2007

mappa mentale



Uno dei possibili strumenti messi a disposizione dal web 2.0 è rappresentato dalla "mappa mentale collaborativa".
Ho tradotto la home e vi riporto il succo:
Con mind meister tu puoi usare in real-time una mappa mentale collaborativa.
è possibile aggiungere tutte le idee che ti passano per la mente(add an idea), o duplicarle cliccando in qualsiasi punto della mappa, o cancellarle(delete). La novità sta però nel poterla costruire in collaborazione di colleghi, ed è possibile salvare la matrice nel caso in cui volessi tornare indietro.
Il 21 febbraio 2007, la mappa era ancora in versione beta tester, ma il suo utilizzo sta migliorando abbastanza rapidamente e grazie a critiche eproposte provenienti"dal basso".